Ed è proprio così.
Per chi ha la capacità, la voglia, molto spesso la necessità di raccontare storie agli altri, è necessario conoscere, sentire, sperimentare, gioire e soffrire, piangere, ridere, osservare, assalire, nascondersi, volare e inabissarsi…
È necessario, sì, ma non può essere sufficiente.
Uno scrittore che si consideri tale deve sempre manifestare curiosità nei confronti del mondo e della gente. Dev’essere sempre pronto a indagare, conoscere, scavare, sperimentare, introiettare, rimasticare, elaborare.
La mia vita a ciò è dedicata, adesso lo so e lo accetto.
Questo sito vuole essere una porta dischiusa, un oblò senza vetro, un confine marcato e riconoscibile ma sguarnito di barriere, un ponte levatoio abbasato. Che si riveli una morbida passatoia di seta o un sentiero impervio, poi, dipende esclusivamente dal cuore e dalle intenzioni di chi si approccia, trovando il tempo e la voglia di avventurarsi nelle creazioni e nel processo creativo di un narratore. Nelle sue idee, nelle sue fantasie, nelle sue ossessioni, a volte nei suoi fantasmi.
Scegliete voi la meta del vostro viaggio: narrativa, teatro, cinema, fumetto, a volte poesia.
Oppure comunicazione, fatta di racconto dell’attualità, recensioni e quant’altro, anche se, per questo particolare capitolo è necessaria una piccola ma essenziale avvertenza: abbiate l’accortezza di accettare che un pizzico di fantasia, purché non faziosa, né tantomeno strumentale, possa contribuire a rendere più attraente un semplice riferire di notizie, altrimenti spesso arido e insapore.
Insomma, in un modo o nell’altro, in un luogo o nell’altro, ritroverete me.
E da me, amici della rete, sempre riceverete un caldo benvenuto e un grazie per ciò che, inevitabilmente, solo con il vostro passaggio, qui lascerete per me.
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